@nino2
non so se ti riferisci ad Hammamet,più esattamente alla banca STB Medina.
Nel qual caso da un paio di settimane hanno attivato una nuova procedura:
per ritirare euro dal proprio conto corrente devi presentare un biglietto (aereo o traghetto) che dimostri il tuo rientro in Italia da li a qualche settimana.
Motivo a detta del direttore di filiale quello indicato da @Massimo53 .
Troppi cambi in nero !
-@Dardo01
Non sarebbe una nuova procedura; è nuova solo in quanto mai applicata in modo esplicito. Altre banche l'hanno sempre applicata.
Riprendendo anche quanto ho spiegato in altra discussione, trattandosi di conti in valuta aperti in virtù della legge del '76 e successive modifiche, regolamentati dall'avviso di cambio dell'aprile '87 e dalle note ulteriori contenuti nella circolare alle banche del settembre successivo, questi conti possono essere addebitati, tra le altre cose che richiederebbero appropriata documentazione, per "la remise de toutes devises étrangères au titulaire du compte, pour effectuer un voyage à l'étranger". Non sono previsti limiti qui, ma ve ne sono riguardo al codice delle dogane se si ritirano contanti.
Come ho già scritto, spesso e fino adesso si è sorvolato su questo come su altre questioni, assumendo implicitamente che gli EURO servano all'estero.
Magari ora o la BCT o la direzione centrale della banca stessa hanno irrigidito un po' l'applicazione della norma, probabilmente per la questione del mercato nero appunto. O magari vista la situazione economica in generale (frenare il più possibile il drenaggio di valuta estera comunque aiuta). Ribadisco, tenendo presente che comunque vengono mantenuti in essere dei conti che dal 2017 avrebbero dovuto essere chiusi e sostituiti dai conti PPR. Non viene in gran parte fatto perché non si tratta di legge o decreto, ma solo di circolare. E perché le banche sanno perfettamente che se non si potesse disporre liberamente dei propri averi finirebbe la festa e quindi cercano fintanto che è ragionevolmente possibile, di tenere assieme cerchio e botte (o moglie e botte, ma si rischia di questi tempi di essere accusati di maschilismo).
I conti PPR sono molto più restrittivi sulle possibilità di addebito; non prevedono più semplicemente e senza limiti le spese per viaggi all'estero (per questo va richiesta una speciale allocazione, ad esempio per turismo, o per cure mediche e di importo limitato) ed è esplicitamente previsto che "Toutefois le titulaire du compte ne peut en aucun cas constituer des avoirs en comptes bancaires à l’étranger", ovvero non è consentito alimentare liberamente conti esteri a scopo di provvista, fatta eccezione che in caso di abbandono della residenza in Tunisia, debitamente documentato con certificazione e previa verifica della regolarità fiscale dell'interessato (tasse pagate).
Godiamoci la situazione finché dura e (consiglio) cerchiamo di non creare "casi"; perché se qualcuno volesse gli spazi per crearci difficoltà sono molto ampi: la normativa di cambio che ci può interessare è costituita da un paio di dozzine di leggi, decreti, circolari e avvisi.