
Trasferirsi in una città come Riyadh, soprattutto se vieni da un Paese non musulmano, richiede un po' di adattamento. Una delle prime cose che noterai è che la vita a Riyadh è regolata da una serie di norme sociali e religiose che all'inizio possono sembrare un po' restrittive. Informarsi in anticipo sullo stile di vita a Riyadh, e avere una mentalità aperta, può facilitare il tuo adattamento.
Lingua e religione a Riyadh
In generale, i sauditi sono molto cordiali e disponibili e fanno del loro meglio per aiutare i nuovi arrivati. L'arabo è la lingua nazionale ed è parlata dalla maggior parte dei sauditi, anche se l'inglese è abbastanza diffuso. Come il resto del Paese, anche Riyadh, la capitale, segue profondamente le leggi islamiche, come definite dalla Sharia. Il tribunale della Sharia ha potere decisionale e gestisce tutte le procedure giudiziarie.
I non musulmani possono praticare la loro religione in privato, ma non possono diffondere le loro credenze religiose, perché è un reato.
Inoltre, gli espatriati non possono parlare apertamente di religione. È anche vietato indossare simboli religiosi o gioielli.
La preghiera è un elemento fondamentale della vita dei musulmani a Riyadh e si svolge cinque volte al giorno. Fino a pochi anni fa, tutte le attività commerciali, i negozi e quasi tutto il resto si fermava durante l'ora della preghiera. In linea di massima, oggi non è più così. Può capitare nei negozi più piccoli, dove potrebbe esserci un solo commesso, ma altrimenti è possibile continuare a fare acquisti durante l'ora della preghiera. L'unica eccezione è la preghiera del venerdì, che si svolge intorno a mezzogiorno. Anche se la maggior parte dei negozi è chiusa il venerdì mattina, quelli aperti, come i supermercati, chiudono per circa un'ora in quel momento.
Le donne in Arabia Saudita
Nella cultura saudita esistono diverse restrizioni di genere, soprattutto per le donne che desiderano lavorare. Le espatriate devono informarsi sul codice di abbigliamento locale e sul modo in cui devono comportarsi in pubblico. In tutto il Paese, le donne indossano un'abaya, un lungo abito scuro che le copre interamente.
Ma, come in molti Paesi del Golfo, le cose stanno cambiando. Oggi le donne possono guidare e assistere alle partite sportive; possono anche viaggiare senza il permesso del tutore legale. Di contro, non possono intrattenersi in pubblico con uomini, soprattutto se non sono sposate o imparentate con gli stessi.
Fino al 2016, in Arabia Saudita c'era un corpo speciale di polizia conosciuto come mutawa (polizia religiosa). Il suo compito era quello di garantire il rispetto dei codici religiosi da parte della popolazione. Di recente, però, la polizia religiosa è stata riformata e non ha più i poteri di un tempo, il che rende la vita in Arabia Saudita molto più rilassata per gli espatriati, soprattutto per le donne.
Regole di comportamento a Riyadh
La mano sinistra è considerata impura, quindi evita di usarla quando ti presenti, prendi o dai qualcosa. Usa la mano destra.
È vietato dare dimostrazioni di affetto in pubblico. Inoltre, evita di guardare negli occhi una persona dell'altro sesso.
Quando sei seduto, non puntare mai i piedi verso la persona di fronte a te, perché è considerato maleducato, quasi un insulto.
Segui le regole stabilite dai Mutaween locali e non discuterci mai.
Il consumo di alcolici è vietato.
Il Ramadan è un mese sacro e tutte le usanze islamiche devono essere rispettate. Per esempio, evita di mangiare, bere, fumare, criticare e alzare la voce in pubblico, anche se non sei musulmano.
Riassumendo, per adattarti devi rispettare le leggi dello Stato, soprattutto se hai intenzione di rimanere a lungo sul territorio. Le norme culturali e sociali devono essere rispettate da tutti.
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