Ciao, Diana.Kim20, voglio ringraziarti di cuore per i tuoi commenti, mi hai sollevato un grande peso dalle spalle perche`in questi ultimi giorni sono stato molto depresso per via di un incidente banale, dove sono stato accusato di aver violato la privacy di una persona che conosco.Â
E`successo cosi`: questa persona, chiamiamola Gianna Rossi, mi ha assunto quest'estate qui a Los Angeles per lezioni private d'inglese (io faccio il precettore, insegno italiano agli americani e inglese agli italiani a casa dello studente). Durante questo periodo sono stato contattata da un' altra donna italiana, chiamiamola Barbara Bianchi, via email su questo sito, perche`ha visto che insegno inglese ed era interessata anche lei. Io ho detto si, sono disponibile, infatti adesso sto insegnando una certa Gianna Rossi. Tutto qui.
Con il senno di poi, mi rendo conto adesso che sarebbe stato piu`saggio semplicente dire "sto insegnando un' altra italiana", ma non ho detto niente di negativo, non fatto commenti maligni o di cattivo gusto, non ho dato via nessun dato personale, non ho dato via un anno o un luogo di nascita, non ho messo su la sua foto, non ho dato via un indirizzo email o un indirizzo di casa, non ho dato via un numero di telefono o di passaporto o di carta d'identita`, non ho dato via un codice IVA. E dobbiamo tutti riconoscere il fatto che di donne di nome Gianna Rossi ce ne potrebbe essere almeno una dozzina.
Qualche mese dopo, Gianna Rossi ha visto il messaggio che ho inviato a Barbara Bianchi. Mi ha contattato subito e mi ha detto di essere basita, e mi ha detto di farlo togliere. L'ho fatto subito, ho contattato il sito e il suo nome e`stato censurato dal messaggio. Ma i tuoni e fulmini non sono finiti, ho ricevuto un messaggio minaccioso da suo marito, che mi ha detto di "far sparire" il messaggio "offensivo", altrimenti "andrebbe avanti" con le sue minacce.Â
Se uno non vuole vedere il suo nome su internet posso capire, ma nel caso di Gianna Rossi, il suo nome e`su tutta l'internet perche`e`stata proprio lei quella a metterla su internet, e`iscritta a Facebook con le sue foto, ed e`iscritta a LInkedin, con le sue foto e l'offerta di far vedere il suo CV, e, come sappiamo, i CV contengono un sacco di dati personali. Come diciamo in America "you can't be half pregnant" (non puoi essere mezza incinta") o sei su internet o non lo sei, l'idea di una privacy "selettiva" e`assurda.