Questa era la mia risposta finale, nell'altro post riguardo alle vetture.
Comunque vedo che qui ne sanno poco o niente. I peggiori restano quelli del Consolato e dell'Ambasciata greca a Roma 
Cercherò di avere notizie per le persone.
E' stata lunga ma ne siamo venuti a capo. Allora l'isola è Syros capoluogo delle Cicladi e naturalmente essendoci tutte le attività amministrative, c'è anche la finanza o dogana.
Sono agguerritissimi, per loro gli stranieri sono solo dei bersagli da colpire, vanno alla ricerca di vetture con la targa straniera, per vedere se hanno conservato i documenti dell'arrivo. Quindi non buttate ma via nulla, perché per loro fanno fede le date di arrivo dei biglietti dei traghetti, sono l'unica cosa che li può fermare. Detto questo, la vettura può restare in totale 6 mesi durante l'arco dell'anno sul territorio greco e questo è quello che si sapeva fino ad ora.
La sostanziale differenza è che in realtà può starci molto di più se voi non siete in Grecia..
Ogni volta che lasciate la Grecia vi dovete recare all'ufficio doganale che porrà i sigilli alla vettura per bloccarla, il costo è di 20 euro. Quando tornerete, basterà che vi rechiate agli uffici doganali per comunicare che la vettura sarà nuovamente marciante e quindi continuerà il famoso calendario dei 6 mesi.
Ora la novità che ho appurato a mie spese, è che dopo il primo anno, ricordo che la data è il giorno dell'arrivo della vettura sul suolo greco, per continuare a circolare bisognerà pagare la tassa di circolazione, pur avendola pagata in Italia, senza dover immatricolare la vettura e senza dover chiedere la residenza. Si può pagare mensilmente o annualmente. Io per la mia vettura pago 57.5 euro mensili, perché faccio avanti indietro con l'Italia .Ogni volta che vengono a mettere i sigilli ai pedali e al volante ripeto, il costo è di 20.00 euro. In questo modo si evitano sequestri, blocco della vettura o multe salate. Spero di aver chiarito il meccanismo e di esser stato d'aiuto